di Susanna Grenzing -La Grif-
Tapper mezzala molto tecnica, un pò avanti con gli anni. Nilsen grande ala sinistra protagonista dei Mondiali del 50′, segnò il gol che permise alla Svezia di andare avanti nel Mondiale e mandare a casa l’Italia. Melberg centravanti di sfondamento, ottimo per il “Sistema” che basava il gioco sulle ali con cross al centro per il centravanti. Mandato via dal Genoa, farà parte della nazionale svedese ai Mondiali del ’58 che arriverà in finale contro il Brasile.
La Svezia fece un ottimo Mondiale nel ’50 e molti suoi giocatori vennero in Italia.
Il Genoa, seguendo la moda, abbandonò il Sudamerica da dove erano arrivati i grandi giocatori -da Stabile a Figliola e Servetti- che negli anni ’30 avevano visto il Genoa tornare in Europa e lottare di nuovo per lo scudetto, e face come tanti altri gli acquisti in Svezia. Ma a Genova i tre svedesi furono sottovalutati. Ad essere in crisi era la Società Genoa, non i tre svedesi che potevano benissimo giocare in A. Nilsen, poi, era una grande ala. Gran dribbling e tiro micidiale. Lo sminuirono dicendo che gli piaceva il barbera. Tipico atteggiamento nostrano, da far cadere le braccia a chiunque. Il Genoa finì in B, pieno di debiti. E questo era il problema. Non i tre svedesi.