No-Minare. Sai di che cosa parli?
– Media ed omosessualità oggi, conoscere per informareCorso di formazione giornalistica dell’ODG Liguria – Genova, giovedì 29 settembre 2016, ore 11:30/14:30 (palazzo della Regione, via Fieschi 15 sala A, primo piano)
70 posti
DINO FRAMBATI, vice presidente Odg Liguria
Conoscere i generi per informare con rispetto e correttezza
VALERIA MAIONE
L’importanza di una buona lingua
– Linguaggio e responsabilità del/la giornalista nel trattare le questioni LGBTQI
– Per un approccio adeguato attraverso le buone pratiche giornalistiche
FRANCESCA VECCHIONI
Sai di cosa parli? Persone oltre una sigla: deontologia professionale, linee guida dell’informazione e tematiche LGBT
Introduzione: LGBT, persone dietro una sigla
– Codici linguistici e interpretazioni: i confini dell’opinione
– Diamo i numeri, in Italia
– L’impatto sociale della comunicazione
Media e LGBT: i doveri dell’informazione
– Riferimenti normativi e deontologia
– I Media italiani e il confronto estero
Comunicare senza pregiudizi: le cose da ricordare
– Facciamo chiarezza quando si parla di persone LGBTQI
– Outing o coming out?
– Lesbiche e invisibilità
– Transessuale: maschile o femminile?
– Transessualità non è prostituzione
– Unioni “contro natura”
– La “famiglia gay”
– Adozioni e “uteri in affitto”
– Tic omofobici dell’informazione: il contraddittorio, fatti e opinioni
– L’uso delle immagini
– L’esempio dei minori e la Carta di Treviso
Hate Speech
– Come riconoscerli e perché
– Riferimenti deontologici e le linee guida
– Come trattare una dichiarazione quando contiene forme di incitamento all’odio nei confronti delle persone LGBT
L’informazione on-line
– Rischi di discriminazione e opportunità di controinformazione
MARIA GRAZIA SANGALLI
Il riconoscimento giuridico e la tutela delle persone LGBTQI e dei loro legami
Parte prima
– Un inquadramento storico-giuridico: dall’anomia legislativa al riconoscimento in sede giudiziale; uno sguardo fuori dai confini nazionali
– La tutela costituzionale e il quadro giuridico sovranazionale di riferimento: princìpi fondamentali
– Ordinamento comunitario e tutela antidiscriminatoria
Parte seconda
– Linguaggio e diritto: alcuni casi emblematici
ALESSANDRA BIALETTI
Dalle famiglie altre alle altre famiglie: no-minare per informare
– Prima del linguaggio: conoscere per informare. Come la conoscenza della realtà aiuta a creare un linguaggio inclusivo e rispettoso delle differenze
– Strategia UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) per una corretta formazione e informazione sulla sana affettività e corretta visibilità delle diverse realtà familiari
– L’insostituibile apporto del giornalismo: la formazione di una nuova sensibilità contro la discriminazione e la clandestinità comunicativa. Informare per legittimare
– Il concetto di normalità: continuum tra patologia e piena funzionalità
– Famiglia: un concetto in evoluzione
– Come un linguaggio inclusivo ritrae la famiglia: da famiglia a famiglie
– La famiglia che vive l’omosessualità o la transessualità: un non-luogo. La mancanza di categorie e modelli di riferimento per le nuove simmetrie affettive e familiari
– L’omosessualità e la transessualità: eventi paranormativi cui dare voce
– Vuoto lessicale: quando i termini ombrello non esprimono correttamente la realtà
– Famiglie arcobaleno, famiglie omogenitoriali, famiglie ricomposte
– L’informazione a favore della costruzione dell’identità familiare
– Informare sulla genitorialità: valore pedagogico, sociale e politico
– Parlare di genitorialità coniugata a orientamento o identità di genere: Rete Genitori Rainbow, Agedo e Famiglie Arcobaleno
– Quando nominare è condurre all’esistenza realtà relazionali e familiari sommerse. I rischi del non nominare
– Coming out o outing: termini con un peso educativo
– L’importanza delle immagini: tutela dei minori e necessaria visibilità. La Carta di Treviso e il “maggior interesse del bambino”
– Il linguaggio professionale, pedagogico, psicologico, sociologico, giuridico. Quando i termini rispettano il vissuto e l’esperienza esistenziale della persona
LIDIA BORGHI
Omosessualità, fede ed omonegatività cattolica: le buone pratiche giornalistiche per abbattere i muri del pregiudizio
– Premessa: omosessualità e Media, un breve bilancio
– Media e diritti umani: la par condicio non esiste
– Per una Carta arcobaleno che coinvolga il mondo LGBTQI nella deontologia professionale
– Media e fonti: perché ancora tanta superficialità?
– Omosessualità, fede ed omonegatività cattolica: le buone pratiche giornalistiche per abbattere i muri del pregiudizio
Dino Frambati
Perché “coraggiosi”?
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